Il Treno - Treno di Dante

Il Treno

Il Treno storico


Un treno speciale costruito più di un secolo fa.

Il cosiddetto "100 Porte" è stato uno dei simboli della locomozione ferroviaria italiana, ispirato alle diligenze dei primi del Novecento e caratterizzato da interni interamente in legno che contribuiscono a creare quel senso di eterno che si respira appena si sale a bordo.

Tante sono le porte su ogni lato del treno, quante sono le persone che questo mezzo unico ha ospitato a bordo: da ufficiali, a comandanti fino ad arrivare a infermieri e medici durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le carrozze vennero utilizzate come ausilio per i feriti di guerra.

Oggi di treni con queste caratteristiche rimangono solo pochi esemplari in Italia e sono considerati dei veri e propri gioielli nella storia del trasporto passeggeri, venendo concessi al pubblico solo per occasioni speciali.

 

La storica tratta ferroviaria


A fine Ottocento, le campagne e le lande nelle quali Dante secoli prima aveva compiuto i suoi spostamenti, furono finalmente collegate dalla creazione di una nuova ferrovia inaugurata nel 1893.

La nuova linea ferroviaria fu un vero e proprio prodigio dell'ingegneria per quei tempi e poneva fine a secoli di isolamento, collegando il Tirreno con l'Adriatico e la Fortezza Medicea con i grandiosi mosaici di Sant’Apollinare.

La Seconda Guerra Mondiale lasciò danni pesantissimi a parte della linea che venne ripristinata totalmente e ricominciò il regolare servizio solo a partire dal 1999.

Oggi la ferrovia che collega Faenza a Firenze viene considerata un gioiello turistico di grande eccellenza per chi cerca un'esperienza ricca di storia, immersa in un paesaggio che a tratti sembra essere rimasto tale e quale al tempo di Dante.

Il territorio


Il viaggiatore che sale a bordo del Treno di Dante vive un'esperienza fuori dal tempo, completamente immerso nella natura incontaminata. Diversi e unici sono i panorami mozzafiato e gli itinerari percorribili sia in città che negli antichi borghi sulle colline appenniniche.

Un'esperienza di viaggio attraverso un paesaggio ricco di vigneti, distese di ulivi e antiche case coloniche, fino ad arrivare ai boschi selvaggi di castagno e faggio e alle mulattiere, per poi scendere sulle colline romagnole ricche di frutteti e coltivazioni.

Nel paesaggio circostante, si trovano anche il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola e il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dove sono presenti percorsi escursionistici di ogni tipologia.

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